Le riflessioni dell’avv. @Marzia Scura, titolare di Scura Litigation Boutique, nell’articolo di ItaliaOggi 7, inserto Affari Legali, del 18 settembre 2023

Chi si occupa di contenzioso sa bene che la possibilità di tutelare al meglio un valore è parte integrante del valore medesimo. Partendo da questo presupposto, la designazione di Milano quale terza sede centrale del Tribunale Unico Brevetti per il settore Moda non potrà che avere un impatto incentivante su tutti gli imprenditori del nostro paese, che, nel settore, intendono investire in innovazione e creatività, confortati da una indubbia espansione delle rispettive capacità di difendere i propri investimenti.

Ex ante, è indubbio come il nuovo strumento del  brevetto unitario europeo consentirà alle imprese di risparmiare fino all’80% dei costi per le tasse di rinnovo a tutela delle invenzioni, avvantaggiando, in prospettiva, soprattutto quei soggetti meno forti dal punto di vista finanziario, come le PMI e le start-up. Il settore della moda  nostrano non potrà che uscirne rafforzato, sia dal punto di vista della capacità di innovazione (notoriamente elevata, in presenza dei mezzi necessari),  sia competitivo.

Ma poi, tornando al ragionamento da cui siamo partiti, anche la tutela del valore creato potrà dirsi più effettiva per tutti e non più limitata ai “giganti” del settore che possono permettersela, posto che la stessa, seppure astrattamente a disposizione d tutti, prevedendo la necessità di resistere (o agire) avanti a una serie potenzialmente numerosissima di Tribunali nazionali, rischiava di non essere economicamente sostenibile per i competitors di minori dimensioni, pregiudicati anche dalla durata dei procedimenti.

Il Tribunale Unico dei Brevetti, invece, darà la possibilità alle imprese di essere giudicate da Corti multinazionali, e di scongiurare, con una sola azione, moltissime problematiche legate alla esportazione e alla circolazione delle merci. Averne una delle sede centrali a Milano, con competenza per il settore moda, che è il secondo settore manufatturiero italiano, non può che essere visto come una occasione straordinaria per il Made in Italy, che nel settore si è sempre distinto per originalità e qualità.

Minori costi di registrazione, minori costi e tempi di difesa e una sede “in casa”, a dispetto dei dubbi e delle incertezze che fisiologicamente appartengono ai grandi cambiamenti, non possono che essere ingredienti vincenti di un nuovo modo di percepire la innovazione.